Viet Tai Chi a casa

Risultati del sondaggio

A volte le cose capitano senza che possiamo prevederle. All’inizio di questo 2020 eravamo tutti un po’ allarmati non sapendo l’entità del virus Covid-19, meglio conosciuto come Corona virus.

E’ certamente un momento storico particolare, non è mai successo che un virus bloccasse tutto il mondo costringendolo a cambiare modo di vivere. È stato difficile smettere di frequentare le palestre, il corso istruttori, rinunciare a Pesaro 2020 e a tutti gli altri stage, ma non c’erano alternative.

Bisogna essere come l’acqua, che trova sempre una forma ed una via, cosi anche la pratica del Viet Tai Chi ha trovato una nuova, temporanea, dimensione. A questo proposito è stato indetto un questionario sulla pratica del Viet Tai Chi a casa. Molti di voi hanno dato varie risposte che di seguito riportiamo.

Alla domanda: da quanto sei membro dell’associazione Viet Tai Chi?

 il 6% ha risposto da un anno, il 37% da 2 a 5 anni, un altro 37% da 6 a 10 anni,e il restante 20% da oltre 11 anni (i nostri veterani).  I praticanti più numerosi sono quelli che fluttuano tra i due anni e i dieci anni, tra le cinture blu e gli istruttori di I e II Dang.

Alla domanda: Riesci a praticare a casa? Che forme fai?

Ci sono state varie risposte che fanno capire come questa quarantena non inibisca per gli spazi casalinghi, ma per trovare comunque nuove soluzioni provvisorie.

C’è chi si allena sul terrazzo di casa, chi ha a disposizione quella soffitta che non aveva mai considerato come palestra casalinga, chi in giardino, chi in cucina tra un pranzo e l’altro spostando il tavolo, e chi nel garage.

La maggior parte continua con la pratica bisettimanale, seguendo le lezioni con i propri istruttori tramite i canali social, dirette facebook, utilizzando le applicazioni come zoom e skipe, o telefonicamente con un programma di esercizi da seguire, una specie di compiti per casa. C’è chi non riesce ad allenarsi in maniera costante, perché con la chiusura delle scuole deve gestire i figli, chi invece non ha mai smesso di lavorare ed ha visto aumentare il carico di lavoro, specialmente nel settore sanitario ed alimentare.

Le forme che vengono praticate maggiormente sono quelle del primo anno; forme che permettono l’esecuzione in spazi ristretti e che hanno il pregio di essere completate senza problemi.  Poi a seguire forme del secondo e terzo anno, e qualcuna del quarto. In misura minore qualcuno pratica le forme del II e III Dang per mancanza di spazio. Le forme praticate con le armi spada e ventaglio, sono quelle meno praticate, perché richiedono spazi più ampi,  e ognuno si destrezza come può. Ci sono anche praticanti delle forme di Chi kung, per aiutarsi a ritrovare la calma e sconfiggere l’ansia.

Alla domanda: cosa della pratica in palestra ti manca di più?

Quasi tutti hanno risposto “il mio Maestro e il gruppo”. Il Viet Tai Chi è uno sport che può essere praticato in maniera individuale, ma con la pratica di gruppo diventa più stimolante e coinvolgente. Dalle risposte emerse si evince che il gruppo emana energia, stimolo e condivisione; ma anche confronto con gli altri praticanti e aiuto nelle esecuzioni. Qualcuno ha risposto gli ampi spazi, ma va in secondo piano rispetto al mio Maestro e al gruppo, segno che non sono gli spazi, seppur importantissimi, a determinare la pratica, ma l’energia del proprio Maestro/istruttore e sopra a tutto il Gran Maestro Bao Lan, la nostra guida fisica e spirituale. Alcuni praticanti temono di non ricordare bene le forme, ed hanno bisogno della supervisione del proprio Maestro per essere corretti e guidati. Per molti il fatto di avere dei giorni stabiliti per la pratica in palestra è una occasione per staccare sia dal lavoro che dagli impegni famigliari, e concedersi del tempo per se. Anche ai maestri mancano i loro allievi, quel filo sottile ma resistente che li unisce, viene rafforzato nella pratica faccia a faccia; ma questo purtroppo, è un periodo forzato per tutti.

Alla domanda: cosa ti piacerebbe fare a casa che facevi in palestra?

 Quasi tutti hanno risposto le forme con le armi, spada, ventaglio e anche pratica del bastone. Molti desidererebbero fare più lezioni on-line, che fossero simili a quelle in palestra, con riscaldamento esercizi di respirazione e pratica delle forme. Poi Il rapporto con il proprio Maestro, la teoria, le correzioni individuali e di gruppo, insomma una guida per essere sulla strada giusta.

Per tutti la presenza fisica-energetica del proprio Maestro è qualcosa di insostituibile, che nemmeno la videoconferenza può sopperire.

Questo periodo epocale rimarrà nella memoria di tutti. L’essere umano ha un grande spirito di adattamento e di sopravvivenza, che lo fanno reagire nel migliore dei modi possibili. Dai primi giorni di chiusura delle palestre, siamo sprofondati in una palude di smarrimento e di dispersione dell’energia; ma i nostri Maestri ed Istruttori hanno preso in mano la situazione, continuando ad esortarci nella pratica del Viet Tai Chi, chi in un modo e chi in un altro.

Quando le palestre riapriranno, sarà come una nuova frequentazione e rinascita della pratica, che forse prima si dava per scontata, o che mai si sarebbe pensato un giorno di poter perdere questo privilegio. Una cosa è certa, non ci saranno più i giorni in cui si è troppo stanchi per frequentare, ma ci saranno nuove energie in circolo e molta consapevolezza.

Marzia Nicchio

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